Gio. Mar 28th, 2024

Successo di pubblico e di sapori alla Disfida di Pasquetta a Savignano Irpino. Vince la Comunità di Flumeri, seconda classificata Paternopoli, al terzo posto della graduatoria stilata da un’attenta Giuria Tecnica, proprio Savignano.

La Giuria Popolare ha, invece, decretato, per il secondo anno consecutivo, la Comunità di Carife quale quella che ha realizzato il miglior soffritto. Anche per Flumeri è la seconda vittoria e quindi si appresta nuovamente ad ospitare l’evento Slow Food.

Intanto Savignano si è mostrata all’altezza della situazione con un’organizzazione impeccabile. I turisti accorsi da Napoli, Foggia, Salerno e da tutta l’Irpinia hanno particolarmente apprezzato “la colazione contadina” offerta dalle Comunità partecipanti, l’enoteca dei vini d’Irpinia e della Daunia e tutti i prodotti locali.

Di grande attrattiva le visite guidate alla scoperta del borgo antico, con i suoi vicoli, i suoi portali, le sue Chiese e soprattutto il Castello Guevara con il suo belvedere.

Dunque una Pasquetta dedicata alla conoscenza del territorio, alla riscoperta di sapori genuini e di tradizioni antiche, all’incontro e confronto tra comunità. A contribuire al clima di festa e di allegria la musica folk dei Sir Patrick caratterizzata dal suono del violino e dell’arpa insieme alle percussioni.

Grande soddisfazione da parte di Franco Archidiacono, Fiduciario della Condotta Slow Food Irpinia Colline dell’Ufita – Taurasi per il successo della Disfida del Soffritto di Maiale: “Un successo da condividere con il Sindaco Oreste Ciasullo, l’intero Comune di Savignano, gli altri enti patrocinanti, la Provincia di Avellino, la Comunità Montana dell’Ufita e naturalmente tutti i soci Slow Food, le Comunità ed i tanti volontari. Credo -prosegue Archidiacono- che ognuno sia tornato a casa contento della giornata e questo è quello che più ci interessa aldilà dei numeri e delle presenze. Un grande grazie a tutti e soprattutto al pubblico che sta comprendendo sempre più il nostro spirito nel promuovere il territorio e quel patrimonio culturale legato al mondo rurale che è importante conservare e valorizzare”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.