Gio. Apr 25th, 2024

“Siamo orgogliosi di poter mostrare che è possibile produrre vino ad emissioni zero”. Lo ha dichiarato ieri, nel corso di una conferenza stampa, Salvatore Avallone titolare, insieme alla sorella Maria Ida, della  nota casa vinicola casertana Villa Matilde. Dopo poco più di un anno dalla presentazione ufficiale del progetto “Villa Matilde. Emissioni zero”, un impegnativo programma di investimenti che l’azienda di Cellole (Ce) aveva avviato all’inizio del 2009 – nell’anno del Pianeta Terra – per la tutela dell’ambiente, oggi quel progetto è divenuto realtà.

Il progetto ha investito ogni area ed ogni processo produttivo di Villa Matilde: dalle superfici agli impianti, dalla cantina alle vigne. “Sono un vignaiolo e mi occupo di altre cose – ha spiegato l’avvocato Avallone – ma oggi sono orgoglioso di presentare la nostra azienda come un’impresa moderna che lavora nel rispetto dell’ambiente. È stato necessario uno sforzo considerevole per attuarlo in ogni sua parte, ma siamo convinti che innovare vada di pari passo con la ricerca del benessere delle persone e dell’habitat in cui vivono”.

L’azienda ha presentato, con l’ausilio dei tecnici che si sono occupati del progetto, tutti gli specifici interventi attuati per rendere Villa Matilde un’azienda rispettosa della salvaguardia dell’ambiente. Alla conferenza stampa sono intervenuti il prof. Ing. Giovanni Perillo (Project manager del progetto “Emissioni Zero” per Villa Matilde); l’ing. Illuminato Bonsignore (Esperto per la progettazione degli impianti); l’ing. Domenico Trisciuoglio (Tecnico per la realizzazione degli impianti di energia alternativa da fonti rinnovabili).

Attraverso lo studio approfondito di ogni fase del processo produttivo è stato possibile stilare un bilancio energetico in grado di individuare sprechi e contemporaneamente supportare l’accresciuto fabbisogno dovuto ad un ampliamento dei sistemi di stoccaggio dei vini. Si è scelto di adottare un sistema composito tra fotovoltaico, produzione ad olio di colza e, a parziale supporto, rete elettrica tradizionale. Il ricorso alle energie alternative rappresenta dunque, uno dei punti cardine dell’intero programma Emissioni Zero di Villa Matilde, che ha appena completato l’installazione di un impianto fotovoltaico di 339 pannelli. I pannelli sono stati applicati sui tetti di 6 strutture del complesso aziendale, senza alterare il paesaggio agricolo circostante. La produzione da energia solare che ne deriva dà un contributo alla salvaguardia dell’ambiente e del clima garantendo una mancata emissione in aria di oltre 73 tonnellate all’anno di anidride carbonica altrimenti prodotte dagli impianti tradizionali. Una quantità rilevante se si pensa che in un anno la stessa viene assorbita da circa 110 alberi.

Accanto alla produzione di energia alternativa si è lavorato alla razionalizzazione di tutti gli impianti dell’azienda con interventi strutturali sostanziali per un attento risparmio energetico.
In primo piano si stanno compiendo una serie di azioni per il risparmio delle acque utilizzate per l’irrigazione e la lavorazione delle uve, l’utilizzo di materiali da costruzione altamente coibenti fino all’utilizzo delle più moderne tecnologie per il contenimento dei consumi.

Ma il progetto è vasto e la politica produttiva di Villa Matilde non è nuova ad interventi per salvaguardare la natura: da oltre 15 anni l’azienda produce uve in regime di lotta guidata ed integrata a basso impatto; contribuisce alla riduzione di emissioni di CO2 prodotte dal ciclo fermentativo attraverso l’impianto continuo di nuovi alberi; utilizza elettricità per tutti i mezzi di movimentazione interna delle merci e macchine agricole a basso consumo. Ma non è tutto. Anche le bottiglie bordolesi utilizzate vanno nella direzione dell’eco-sostenibile: il peso vetro è stato abbattuto di 100 grammi per bottiglia che significa un abbattimento di pari peso trasporto con la conseguente riduzione di carburante.

Con questo progetto Villa Matilde si pone al pari delle moderne aziende europee confermandosi, ancora una volta, una realtà dinamica al pari delle imprese più innovative del Centro Nord d’Italia e di quelle francesi. Tutto ciò avviene senza tralasciare l’attenzione alla qualità ed alla tradizione vitivinicola della Campania. E per questo motivo non può non avere il plauso da parte del mondo dell’enogastronomia italiana.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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