Sab. Ott 12th, 2024

E’ ufficiale. A circa pochi mesi dalla visita ministeriale alle nostre Alberate e dopo un iter di lavoro portato avanti con perseveranza dalla Pro Loco di Cesa e dall’intera comunità che è stata coinvolta, l’Alberata d’Asprinio è stata iscritta nel registro nazionale dei Paesaggi Rurali e della Buone Pratiche del Ministero dell’agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. 

Nel dossier di presentazione alla candidatura è stata inserita tutta la storia e la tradizione di un intero territorio oltre alla visione di permanenza e sopravvivenza dei vigneti che devono contrastare il fenomeno di urbanizzazione e preservare le antiche pratiche di allevamento del vitigno.

Una vittoria per un intero territorio che da sempre riconosce l’Alberata d’Asprinio come suo elemento identificatore. Dall’alto sei suoi 15 metri di altezza, essa rappresenta il baluardo del territorio. Una vedetta fiera che, forte delle sue radici ben impiantate nel terreno e sicura del sostentamento dei pioppi su cui si sorregge, si spinge con fierezza più in alto che può. 

Il “Vilignatore” che s’inerpica sullo scalillo, ad ogni piolo che sale, è consapevole di essere un vero e proprio eroe. In lui e nella sua tecnica convivono tanti elementi: storia, tradizione, esperienza, ma, soprattutto, passione. E’ consapevole dello sforzo che comporta la salita sullo scalillo e lo fa con calma, dedizione e coraggio perché sa che lassù in alto potrà godere di una vista unica sul paesaggio dell’agro aversano e potrà, finalmente, raccogliere quei grappoli, frutto di un lavoro emblematico.

La Pro Loco di Cesa ed il suo trentennale percorso possono essere paragonati alla salita del “vilignatore” sullo scalillo. Con il sostegno dell’amministrazione locale, regionali e le associazioni di categoria come Vitica sono stati scalati tanti pioli, sono stati fatti tanti sacrifici, tante manifestazioni organizzate, tanti risultati raggiunti ed, oggi, si scrive una nuova ed importante pagina di storia. 

Un riconoscimento che ci rende orgogliosi e rende onore ai nostri Vendemmiatori eroici che negli anni hanno saputo mantenere l’integrità e valorizzare i caratteri identitari tipici di questi territori mantenendone le caratteristiche peculiari di un paesaggio unico al mondo. Un patrimonio che con questo riconoscimento conferma, anzi rafforza, il suo valore e si prepara al passo successivo: quello del sogno Unesco. 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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