Mar. Ott 8th, 2024

Con il progetto Janare la cooperativa di Guardia Sanframondi fa incetta di riconoscimenti: Tre Bicchieri del Gambero Rosso, Cinque Grappoli di Bibenda 

e la Medaglia d’Oro al Concours Mondial di Bruxelles

Domizio Pigna: “Orgogliosi del nostro percorso di crescita”

Buone notizie con merito da Guardia Sanframondi. infatti  La Falanghina del Sannio convince e porta a casa premi e riconoscimenti confermandosi un vitigno dalle grandi potenzialità. 

Pioggia di riconoscimenti nell’ultima settimana per la Cooperativa Agricola La Guardiense, capace di mettere d’accordo tutti con i propri Falanghina del Sannio.

Il primo importante premio ottenuto dall’azienda di Santa Lucia di Guardia Sanframondi è costituito dai Tre Bicchieri del Gambero Rosso: nella sua guida Vini d’Italia l’autorevole casa editrice, che recensisce ogni anno circa 20 mila etichette, ha inserito Anima Lavica 2021, Falanghina del Sannio DOP Janare, attribuendogli i Tre Bicchieri, il massimo punteggio. Anima Lavica era stato presentato allo scorso Vinitaly ed è stato il frutto di un imponente progetto di studi sui suoli vulcanici della zona. «Abbiamo voluto valorizzare sempre più la Falanghina – commenta il presidente Domizio Pigna – che in questa celebrazione firmata Janare racchiude in sé storia e profumi di un passato importante che ritrova la sua essenza nell’anima profonda di questi bianchi campani di grande sapidità e persistenza».

La Cooperativa campana ha poi bissato con Senete 2021, Falanghina del Sannio DOP: la guida Bibenda 2023, giunta alla sua venticinquesima edizione, ha assegnato al bianco de La Guardiense il più alto riconoscimento, i Cinque Grappoli.

Il successo della casa vinicola beneventana però non si limita entro i confini nazionali. Infatti, il Concours Mondial de Bruxelles, punto di riferimento tra le competizioni enologiche internazionali, ha assegnato la Medaglia d’Oro al Falanghina del Sannio DOP Senete 2020, certificando il golden moment dell’omonima cantina. 

«Sono tre premi diversi tra loro – ha proseguito Domizio Pigna –, ma che sottolineano la nostra crescita in termini di qualità di prodotto, anche al di là dei confini nazionali. Siamo orgogliosi e fieri del percorso che abbiamo intrapreso con il coinvolgimento di tutti i nostri soci; un progetto vitivinicolo e culturale quello che stiamo portando avanti, rimanendo fortemente radicati a quella che è la nostra identità. L’obiettivo rimane quello di esportare sulle tavole di tutto il mondo, attraverso le nostre bottiglie, i profumi e i sapori del Sannio beneventano». 

Con il progetto Janare ha preso forma un grande patrimonio di valori nella produzione vitivinicola dei 1000 soci de La Guardiense, ai quali si aggiungono una visione e un approccio moderno alla viticoltura, nel pieno rispetto dei tempi dettati dalla terra i cui ritmi e segreti fanno parte della memoria storica della gente che qui se ne prende cura.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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