Mar. Apr 23rd, 2024

casalecantelmoVairano Patenora, nell’alto casertano, è da sempre un giacimento gastronomico fondamentale per la Campania, con una tradizione agroalimentare e culinaria di prim’ordine, curata sia dai cittadini, all’ombra dell’antico borgo medievale sia offerta al pubblico da chef e ristoranti di ottimo livello. A questo panorama, da febbraio si è aggiunta l’iniziativa di Sergio De Santis, coadiuvato dallo Chef Teanese Angelo Napoletano: la ristrutturazione e la conversione in Ristoenoteca del Casale Cantelmo, in via Patenara, che rispecchia le antiche ed eleganti dimore di  campagna.

All’ interno delle accoglienti sale ci imbattiamo da subito una presenza enologica che ricorda le tematiche del posto in cui siamo, ovvero l’incontro, una volta quello tra Vittorio Emanuele e Garibaldi, oggi tra i vini regionali e quelli del resto del paese, un abbraccio, in cui la parte del leone la fanno i moltissimi  Chianti Docg ( Antinori) e il Falerno Doc (Moio), con una grande presenza delle cantine Telaro del vicino vulcano di Roccamonfina, con l’ omonima Igt e il Galluccio doc, scorgiamo anche il pugliese Teanum e un buon assortimento di bianchi trentini.  Il tema dell’ ‘incontro intraregionale  ricorre anche a tavola, con antipasti che spaziano dal Tagliere del Casale, con salumi e formaggi tra Toscana (  Salame di Montepulciano)  e Veneto (interessante coppa vicentina) e l’esaltazione dei protagonisti di Terra di Lavoro, su cui si nota l’inventiva dello Chef: Il Croccantino di Pasta fillo con la Mozzarella di Bufala messa in un gustoso “sacchetto” di pasta fillo, contornato da uno sformato di zucca ( il territorio vairanese ne è un generoso produttore) pomodorino, basilico, patate e pancetta di maiale nero casertano. La mozzarella di bufala è del locale caseificio La croccantino in pasta filloPagliara, i cui pascoli sono proprio nella zona. Al Casale Cantelmo è possibile anche assaggiare molti piatti insaporiti con varie qualità di tartufo nero, (spaziando da Bagnoli Irpino a Norcia) . Nei primi è la cucina contadina del casertano, con sapienti preparazioni, a trionfare: davvero ottima la zuppa di ceci con pane e cipolle di Alife , a testimonianza di un’ elaborata  ricerca dei legumi per le zuppe, anche con la riscoperta del fagiolo rosso di Alife e del farro, che, con pomodori rossi secchi, cicoria di campo e ricotta salata, condisce delle buone fettuccine. Il vitello di razza Marchigiana è presente anche nei primi con i cicatielli al fagiolo rosso, straccetti di vitello e provola, ma trova il suo protagonismo nei secondi proposti dal Casale Cantelmo, degno di nota quello preparato in salsa d’ aglianico, sempre tra i secondi non manca un buon medaglione di maiale nero casertano, magari da accompagnare con un contorno di pomodori gratinati e flan di zucche ( produzioni a Km 0).

Casale Cantelmo è una buona scelta per riscoprire le tradizioni dell’alto casertano, senza dimenticare eccellenze del resto d’ Italia, compararle e valutarle in  un’atmosfera di serenità che si respira nelle sale, e  dalla primavera, anche nei giardini antistanti, disponibili anche per ricevimenti e gruppi.

Arrivare è molto facile, una volta usciti al casello di Caianello, via Patenara è una lunga strada che si trova tra Vairano Scalo e Vairano Patenora. Già  il lunedì di Pasquetta, a pranzo, si può cogliere l ‘opportunità per imparare a conoscere il nuovo  Casale Cantelmo, con menù a 25 e 30 € .

Per prenotazioni 3388620214/3387614231

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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