Ven. Apr 19th, 2024

pescacilentoNella seduta del 10 dicembre è stata approvata dal Consiglio Regionale della Campania “Normativa per la disciplina della pesca marittima e dell’acquicoltura” che disciplina le attività della pesca marittima e quelle ad essa connesse: il pescaturismo, l’ittiturismo, la pesca sportiva, le attività legate all’allevamento.

“È un passo avanti importante atteso da tutti gli operatori del settore – spiega Fulvio Giugliano, presidente del Consorzio Gestione Pescato Campano – In questo modo si fa chiarezza in un settore che è sempre stato importante per la nostra regione ma non sempre valorizzato. La nuova Legge regionale è un’occasione per rendere protagonisti gli operatori del settore. Fino ad oggi i pescatori hanno sempre avuto un ruolo marginale ora però il loro ruolo è determinante nelle future scelte che riguarderanno le aree portuali e i modi della pesca. Tutto questo nel pieno rispetto delle leggi che salvaguardano la sostenibilità e la qualità del nostro pescato”.

“Sono molto soddisfatto per l’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge sulla pesca che potrà essere un importante strumento per stimolare economia e occupazione”. E’ quanto afferma il Presidente della VIII Commissione consiliare permanente Carmine Mocerino. La legge è stata approvata all’unanimità. “Con questa legge, la Regione promuove e favorisce l’utilizzo razionale delle risorse alieutiche, la valorizzazione e l’incremento delle risorse biologiche marine, oltre a creare diversi sbocchi occupazionali. Attraverso il piano triennale regionale della pesca e dell’acquicoltura, inoltre, si realizzano le politiche di valorizzazione delle imprese di questo settore, puntando sul concetto di qualità globale. Inoltre si disciplinano le attività di pesca marittima, di acquicolture e di quelle ad esse connesse quali il pescaturismo, l’ittiturismo e le attività legate all’allevamento con l’obiettivo dell’incremento e del riequilibrio biologico della fauna ittica marina e di dare slancio ad interessanti attività economiche e occupazionali”. Si registra anche la soddisfazione dell’alleanza delle cooperative italiane: “Questa legge è frutto di una sana e proficua consultazione tra le Associazioni di rappresentanza del settore, l’Ottava Commissione ed il Consiglio regionale. L’aspettavamo da anni perché, al di là delle definizioni e degli aspetti amministrativi, prevede una partecipazione fattiva tra le parti sociali e le istituzioni. Spazio al dialogo e alla concertazione a monte, quindi. Solo da qui passa il futuro di un settore da rilanciare e tutelare”. Così i responsabili del Settore Pesca dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Campania Luciano Liguori, Federcoopesca Campania; Alberico Simioli, Lega Pesca e Stefano Sorriento, Agci Agrital. Sul versante delle opportunità da cogliere, specificano:

“Solleciteremo le nostre imprese a costituire dei Consorzi di gestione della pesca, strumento indispensabile per la salvaguardia delle risorse alieutiche. Molte chance deriveranno dal programma operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014, ad opera del ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Attendiamo. Faremo il possibile per cogliere tutti i vantaggi, come accadde con le misure previste dal Fondo Europeo per la Pesca 2007 – 2013 (FEP), nell’ambito del quale partecipammo alla costituzione di diversi Gruppi di Azione Costiera (GAC)”.

 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.