Gio. Mar 28th, 2024

A sentire le prime anticipazioni della Guida Espresso circa la qualità della ristorazione italiana e le prime posizioni occupate dalle realtà gastronomiche della Campania, non stupisce affatto la circostanza per cui buona parte delle esperienze più interessanti provengano non solo dalla costiera amalfitana e cilentana e dalle zone turisticamente vocate, ma anche dall’entroterra regionale che riesce ad esprime novità di grande interesse. Tra queste ultime sono certamente da annoverare quelle ubicate nella zona dell’irpinia. In questi luoghi, nell’area compresa tra Montella e Nusco esiste, un piccolo borgo medioevale che da solo varrebbe una visita: Rocca San Felice (Av). Se poi alle specifiche caratteristiche di una deliziosa località, dominata da una rocca suggestiva che sovrasta il piccolo paesino, è possibile abbinare un itinerario “gastroturistico” assolutamente non banale, allora la tappa diventa quasi obbligatoria per i curiosi dal palato fine.
Consigliati da una amica, ci siamo incuriositi a trovare su internet una serie di recensioni che poi sono risultate più che calzanti nel fotografare una piccolo esempio di ristorazione familiare straordinariamente legata al territorio. Il paesino lo conoscevamo così come anche la caratteristica Festa Medioevale che si svolge alla fine di agosto di ogni anno. Non conoscevamo, invece, il Ristorante Museo La Ripa, gestito dal titolare Rocco Rafaniello e dai suoi accoglienti collaboratori. Al ristorante ci si accede attraverso la piazza principale del paese dominato da un straordinario esemplare di Tiglio plurisecolare. La struttura esterna è completamente in pietra e suddivisa su due livelli. Le sale interne sono moderne ed accoglienti mentre affacciandosi all’esterno è possibile godere di un panorama mozzafiato tipico della zona collinare irpina con la verde vegetazione che inonda la vallata dell’Ansanto.
Saltiamo gli antipasti ma quello offerto dalla casa è impossibile da evitare, e menomale. Si tratta di un involtino di melanzana e provola su un letto di salsa di pomodoro che ha anticipato le delizie successive. L’imbarazzo dallo scegliere il primo piatto te lo leva lo stesso patron che ti spiega come in realtà puoi sceglierne due. In teoria dovrebbero essere assaggi ma si tratta di vere e proprie portate. Ci buttiamo su i seguenti: Maccaronaro, burrata della baronia su purea di melanzane; Cavatelli con ragù di salsiccia secca e cacio ricotta di Montella. Per i secondi non si può fare a meno di affidarsi alle genuine carni del luogo. Lungo la strada per arrivare a Rocca San Felice è facile imbattersi in piccole mandrie di mucche e greggi di pecore allevati in assoluta libertà. Prendiamo un agnello di carmasciano alla griglia ed un entrecote di vitello ai ferri, quest’ultimo servito su un tagliere di ghisa per mantenere sempre cocente la pietanza. Per dolce abbiamo gustato un pasticcio di millefoglie con crema di chantilly alla frutta di stagione e panna cotta su salsa di pesche. Abbiamo consumato il caffè e ringraziato per il conto assolutamente onesto: circa 23 euro a testa. Ottima la carta dei vini con ampia scelta di prodotti locali. Noi abbiamo optato per un aglianico dell’irpinia della casa e non ce ne siamo affatto pentiti.
Insomma una esperienza interessante e certamente da ripetere anche per variare la scelta nella qualità delle portate ed optare magari per una cena piuttosto che per un pranzo. Da notare un rapporto qualità prezzo eccezionale in una terra, quella dell’avellinese assolutamente intrigante per gli amanti della tranquillità e della natura all’insegna del relax.

Ristorante Museo La Ripa
Rocca San Felice (AV) – Borgo Medievale
tel. 0827-215023
http://www.ristorantemuseolaripa.it

chiuso: lunedì e martedì
aperto: mercoledì – giovedì – venerdì (solo cena)
sabato domenica e festivi (pranzo e cena)

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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