Vicenda Canapa: abbiamo poco fa raccontato dell’impegno dell’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo nel chiedere al governo la rimodulazione delle norme che rischiano di portare al fallimento il comparto canapicolo nazionale e 3000 aziende collegate, diamo ora la parola a produttori che ci scrivono per rendere conto al lettore di come si vive questo momento complicato:
Valentina Capone rappresenta la società agricola Hemp Farm Lab e la cooperativa agricola Canapa del Sud e ci racconta un impegno decennale delle aziende del territorio che si sono occupate di questa coltura promuovendo un circuito di agricoltura ed economia sostenibile. “Noi siamo stati i primi nel 2017 ad ampliare la nostra produzione anche alla destinazione officinale/erboristica con la produzione di canapa da infiorescenza nel primo anno di entrata in vigore della 242/2016 e attraverso l’enorme redditività ottenuta abbiamo investito in un progetto cooperativistico e di filiera che ha visto insediarsi un distretto nella provincia di Caserta (precisamente a San Felice a Cancello) che ha fatto da riferimento per la produzione e la lavorazione post raccolta della canapa da seme, fiore e fibra”.Oltre alla Hemp Farm Lab in Canapa del Sud sono confluite oltre 40 realtà agricole ed é stato attivato un circuito che ha visto sinergie tra la parte agricola, di trasformazione e di vendita coinvolgenti centinaia di operatori economici. Esperienze di pieno successo quindi e che rendono anche salute alla terra che le ospita. Tutto questo rischia di scomparire per un pregiudizio “lessicale” ideologico di chi, nelle poltrone romane, non ha capito manco di cosa bene si tratti. Coraggio ai produttori, nell’attesa che la politica rinsavisca.