Gio. Apr 18th, 2024

Un gradito ritorno dopo 2 anni ci è segnalato e che pubblichiamo con piacere.

Spesso quello che ci è più vicino, è quello che conosciamo meno: colpa di noi umani sempre proiettati in là nel tempo e nello spazio, alla ricerca del passo più lungo, che ci porti più lontano. È l’occasione per poterlo comprendere nelle sue infinite sfumature. Tra musica, natura e fiume, in un posto unico, Aiello del Sabato a pochi chilometri dalla città di Avellino, dove si fondono storia, mito e leggende, si terrà l’edizione 2022 di Fiano Music Festival, l’evento dedicato a questa Docg: Fiano di Avellino. Volete scoprirlo con noi? L’appuntamento è dall’9 settembre all’11 settembre 2022.

Un po’ di storia… la nascita

È antichissima la storia del Fiano, tanto antica che le sue origini si disperdono nei rivoli di numerosi miti. La prima attestazione ufficiale e storiograficamente attendibile dell’Uva Apia, è del XIII secolo: il registro spese reale, ci informa che Federico II di Svevia, soprannominato “Stupor mundi”, imperatore del Sacro Romano Impero che nel tempo libero non disdegna la compagnia di artisti e letterati, nonché cultore dei piaceri del desco, dà mandato d’acquisto di “tre salme per tipo di Greco, Grecisco e Fiano”.

Qualunque sia la sua origine e provenienza, la presenza e coltivazione di Fiano in Irpinia, è costante nei secoli, fino agli anni 40 del Novecento, quando subisce un brusco arresto che rischia di essergli fatale: le due bestie nere che minano la sopravvivenza del vitigno, hanno nomi, caratteristiche e conseguenze diverse, ma stesso impatto devastante.

La fillossera attacca e distrugge le piante, la seconda guerra mondiale gli uomini. Le campagne si spopolano, la necessità di sopravvivenza spinge all’abbandono delle terre verso la ricerca delle maggiori risorse cittadine. La combinazione dei due fattori è letale: nel 1970 sopravvivono solo 2 ettari coltivati esclusivamente a Fiano.

… e la rinascita, ovvero l’uomo giusto, nel posto giusto, al momento giusto In un contesto così precario, per salvare il salvabile e ricreare il futuro vitivinicolo della regione, serviva qualcuno che avesse una visione, affatto mistica, bensì concreta, delle cose. Quest’uomo è arrivato, e il suo nome racconta molto anche oggi: Antonio Mastroberardino. Da allora in Irpinia si sono fatti passi da giganti e questo vitigno è stato interpretato dai propri Vigneron che hanno aderito numerosi all’appuntamento, in “espressioni uniche” che hanno portato questo vitigno: il Fiano di Avellino Docg su podi e tavole importanti impensabili e soprattutto fatta conoscere al mondo la verde Irpina.

In questa “special edizione” gli attori principali oltre ai “vini” saranno i le Produttrici ed i Produttori”, ciascuno ha interpretato questo vitigno secondo personale la esperienza e tradizione. Sarà davvero un’occasione unica per poter capire cosa è il “vino” per gli irpini e per tutti i wine lover. Lo scopo di questa tre giorni è voler creare una coscienza-conoscenza dei vini irpini nello specifico il “Fiano di Avellino”, Sali sulla nostra navicella che vuole intraprendere un viaggio spazio-tempo per comprenderlo in tutte le sue espressioni. Tutto sarà reale e fattibile dal 9 all’11 settembre 2022 nel centro storico del comune di Aiello del Sabato. Patria d’elezione per la conoscenza e promozione del “Fiano di Avellino 2022” attraverso focus specifici per divertirsi ed imparare insieme ai – PRODUTTORI -.

Tra i momenti che arricchiranno ulteriormente il programma, la Masterclass sul Fiano di Avellino Docg e le varie interpretazioni della regione che vorranno confrontarsi. Inoltre i vari vicoli di Aiello del Sabato si animeranno nel nome del “Fiano di Avellino docg.

La 18ª edizione sarà come aprire una bottiglia di vino, non puoi sapere cosa ti racconterà nel bicchiere. Non a casa non si sono svelate le aziende protagoniste le scopriremo tutti insieme.

LA PROPOSTA ARTISTICA

Coerentemente a una rivisitazione di tutte le dinamiche del festi- val, a cominciare dall’inedita location del centro storico del paese, anche la programmazione artistica avrà qualcosa di nuovo e impattante.

Chi parteciperà agli spettacoli del Fiano Music Festival non sarà semplicemente uno spettatore, ma vivrà un’esperienza interattiva, con attori, musicisti e poeti che faranno del centro storico di Aiello del Sabato un teatro a cielo aperto, dove può succedere qualsiasi cosa.

Non mancheranno i concerti che tradizionalmente hanno caratterizzato la manifestazione, proposti dal maestro Giuseppe Di Capua, e dj set ma ci saranno numerosi punti spettacolo e esibizioni itineranti ad avvolgere i presenti.

IL CIBO

La proposta gastronomica sarà ampia e variegata. Il festival non animerà il centro storico di Aiello del Sabato soltanto nelle serate. Gli stand gastronomici e i punti di degustazione delle cantine saranno attivi anche la domenica a partire dalle 12 per un’intera giornata di festa e convivialità.

I punti ristoro proporranno abbinamenti tradizionali e insoliti, e saranno offerte alternative di qualità a vegetariani e a chi soffre intolleranze alimentari.

A coordinare i ristoratori sarà Mirko Balzano, chef che sin da giovanissimo ha trasferito ai suoi piatti sapori, colori, profumi e sapienza della sua terra, e che negli ultimi anni oltre a prendersi cura della cucina, ha dedicato tempo alla scoperta di nuovi talenti con l’obiettivo di confrontarsi continuamente e allo stesso tempo di formare ed aiutare dei giovani che intendono svilupparsi nel settore gastronomico.

 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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