Gio. Mar 28th, 2024

slowfoodvolturnoSiamo stati al congresso della Condotta Slow Food Volturno, presso l’agriturismo Le Campestre della famiglia Lombardi a Castel Di Sasso, proprio la capitale del presidio del Conciato Romano. Non un congresso di routine, ma un resoconto degli anni, ben otto, che hanno visto Nicola Sorbo, di Caiazzo, essere l’appassionato fiduciario e promotore, di questa che, oggi, è una delle più grandi ed attive condotte della Campania. Nicola lascia l’incarico, destinato ad essere utile a Slow Food in altri e alti livelli organizzativi, non senza emozione e commozione, ma anche con l’orgoglio di aver messo in condizione i 135 soci ( nel 2007 ne erano 30)  di poter scegliere un comitato di condotta e una successione, per prossimo quadriennio, di buona continuità con il lavoro svolto ma anche con l’energia di forze nuove,  piene di passione e competenze. Numerosi i progetti nel territorio di competenza, che vedono già  il protagonismo della condotta, a partire dalla partnership con  il comune di Pontelatone, impegnato con l’implementazione delle Strade del Vino per  l’organizzazione del Casavecchia Wine Festival di Luglio, un evento che costituirà una importante leva per la  fruizione enoturistica delle terre del Casavecchia di Pontelatone DOC. Di particolare ambizione la rete messa in campo per un consorzio dell’ olio delle colline caiatine e i progetti per il recupero dei terreni incolti, in un area geografica, tra Caiazzo e Vairano, la cui salubrità, sicurezza alimentare, sapori unici, hanno ancora moltissimo da dare all’agricoltura di qualità, buona , pulita e giusta d’ Italia.

Negli interventi al dibattito è emersa la diffusa  programmazione di progetti riguardanti la valorizzazione e la riscoperta di alcuni formaggi, di cui sentiremo parlare nel prossimo futuro, come il Cacioforte di Statigliano  e l’impegno maggiore per meglio strutturare nel territorio una necessaria filiera di allevamento del suino nero casertano o l’importanza di una maggior consapevolezza su colture quali il Lupino Gigante di Vairano.

Nell’ intervento di Giuseppe Santagata scopriamo anche la vocazione transnazionale della condotta Slow Food  Volturno, che sarà protagonista in uno scambio europeo  con realtà dell’agricoltura sostenibile dei Paesi Bassi. Di particolare intensità l’intervento di Manuel Lombardi, che mai si stanca di invitare i contadini della zona a far emergere sempre più i propri prodotti e a insistere sul tema della certificazione e della tracciabilità, nel territorio dell’area del Monte Maggiore,infatti,  in tantissimi potrebbero uscire dalla produzione per autoconsumo e diventare nuovi produttori-imprenditori, ad esempio,  di Conciato Romano, le cui quantità, prodotte oggi solo da Le Campestre, non riescono, ormai, a soddisfare la grande domanda nazionale ed europea. L’assemblea si conclude con il voto per l’elezione del nuovo comitato di condotta, con Domenico Mastroianni, indicato quale successore di Nicola Sorbo,  Oreste Insero, Vincenzo Coppola, Manuel Lombardi, Anna Zeppetella, Valerio Reale, Giuseppe Santagata. Una squadra che molto saprà dare, anche alle altre condotte Slow Food della Campania, in termini di competenza e impegno per l’associazione, una comitato che vedrà comunque, sempre vicino, l’impegno di Nicola Sorbo.  L’assemblea si è poi unita in una splendida cena, (Le Campestre è oggi anche Osteria Slow Food) che ha permesso di degustare tutte le varietà produttive di stagione a km0 dell’agriturismo, con il ritorno in cucina della consorte di Manuel, Eulalia (eccezionale il suo “Connubio” su cui torneremo nei prossimi giorni). Piatti della tradizione contadina, ma mai banali, introdotti da aperitivi d’eccezione  a cura  di Mimmo del caseificio il Casolare di Alvignano e di Birra Karma. La conclusione della cena,  dedicata ai formaggi,  ha visto un tris di ricottine di pecora al miele, formaggio scamosciato e conciato romano, un trionfo ovino da non dimenticare!

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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