Ven. Giu 20th, 2025

Il napoletano Domenico Pastena, trentacinquenne titolare del ristorante Pastèna al centro storico di Napoli, è il vincitore assoluto della seconda edizione del Campionato della Pasta fatta a mano, l’unica competizione al mondo dedicata alla straordinaria arte della pasta fatta a mano, con un piatto di pasta dedicato alla città partenopea.

“Ho vinto perché ho portato un piatto che ricorda la mia Napoli e la mia famiglia. Il segreto della mia pasta è il ricordo, di momenti di unione, di incontro. Infatti il mio piatto richiama un must della tradizione partenopea, quella del giovedì santo, che è la zuppa di cozze, non a caso il mio piatto si chiama Giovedì Santo – ha dichiarato Domenico Pastena, fresco vincitore del secondo Campionato della Pasta fatta a mano mentre regge il Pettorello, l’opera dell’artista Sasà Sorrentino che è il simbolo del Campionato – Un raviolo di 3 colori diversi, un mix di vari elementi come la famigerata zuppa, all’interno c’è tutto il mare del golfo di Napoli, ovvero polpo, gamberi, vongole, e lupini. Mentre il condimento dà valore alla sostenibilità e alla voglia di non scartare nulla. Con le teste del polpo e la sua acqua, infatti, ho creato una salsa e una cialda croccante. Con i carapaci dei gamberi, invece, ho creato una bisque cremosa, con l’acqua delle vongole un caviale e con la testa dei gamberi una polvere. Sono nato e cresciuto a Napoli centro, questo vuole essere un omaggio alla mia madre terra: Forza Napoli!”. Un piatto eccezionale, coloratissimo, che ricorda i “mille culure” del golfo e della città di Napoli.

Tanti i premi per Domenico Pastena oltre al Pettorello. Si parte da una fornitura di prodotto da parte di Molini Pizzuti a cui si aggiunge la possibilità di partecipare ad un corso di formazione presso la scuola di alta formazione InCibum. Il vincitore assoluto, inoltre, sarà protagonista presso gli studi milanesi di GialloZafferano con il piatto vincitore “Giovedì Santo” ed altre sue creazioni di pasta fatta a mano.

Vincitrice del premio speciale Miglior Impasto, realizzato in collaborazione con Molini Pizzuti, e del premio Sostenibilità, in collaborazione con il Consorzio RICREA per il recupero e riciclo imballaggi in acciaio, è stata Carolina Campitelli, sfoglina di Pagani che con il suo laboratorio “Come tradizione” di Sant’Egidio di Monte Albino ha presentato il tipico fusillo sangiliano. Per lei anche il secondo posto assoluto.
Al terzo posto, invece, si è qualificata Anna Maione del ristorante Nonna Flora di Sorrento.
Il premio per il Miglior Equilibrio Nutrizionale – Dieta Mediterranea è stato aggiudicato dalla chef aquilana Francesca Buontempo.
Il premio per il Miglior piatto della Tradizione Italiana, in collaborazione con a Fondazione Vincenzo Agnesi, è stato aggiudicato dalla personal chef torinese Alice Bosco.

Cristina Pavlyuk, ukraina trasferitasi a Vezzano sul Crostolo, in provincia di Reggio Emilia, si aggiudica, invece, la categoria Amanti con un tortello reggiano a forma di calanchi, con spinaci, bietole e tosone; crema verde di asparagi selvatici, piselli e morchelle; buccia di cipolla rossa di Tropea essiccata e fiori freschi di lampascione, nepeta e coriandolo. “Sono emozionatissima. Non credevo fosse possibile vincere. Per me è un sogno” ha dichiarato Cristina Pavlyuk dopo aver ricevuto il primo premio per la categoria Amanti.
Al secondo posto Francesca Fabbri da Ferrara, terzo posto per la salentina Cristina Colì. Premio Miglior Impasto per la categoria Amanti è andato a Lucrezia Michenzi da Maranello, in provincia di Modena, mentre il premio per il piatto con il Miglior Equilibrio Nutrizionale – Dieta Mediterraneo è andato alla catanese Angela Giuffrida.

La seconda edizione del Campionato della Pasta fatta a mano è stato prodotto dalla agenzia di comunicazione BTL Prod, in coproduzione con il Consorzio Edamus e si è tenuto dal 30 maggio al 1 giugno scorso presso il NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, a Capaccio-Paestum (SA), in occasione della quarta edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea.

Il Campionato è stato realizzato anche grazie al supporto di aziende del settore come: le farine d’eccellenza di Molini Pizzuti; le attrezzature professionali di Sa.Car Forni; le pentole e le stoviglie di qualità fornite da De Luca Attrezzature per la Ristorazione in collaborazione con Zwilling e Ballarini; l’enorme valore culturale di promozione e valorizzazione delle paste italiane di Fondazione Agnesi; il rispetto per l’ambiente e per il contrasto allo spreco alimentare del Consorzio Ricrea per il recupero e riciclo imballaggi in Acciaio; la formazione dei professionisti del futuro da parte di In Cibum, scuola di alta formazione gastronomica.

Il Campionato della Pasta fatta a mano è diviso in due categorie:
Professionisti, ovvero a tutti operatori del settore ho.re.ca e della ristorazione in generale, come ad esempio aziende agrituristiche, aziende agricole, pastifici, laboratori, ristoranti, bar, etc, ma anche a food creator e liberi professionisti del settore;
Amanti, tutti gli appassionati della pasta fresca a mano che si dilettano in modalità casalinga a mettere le mani in pasta.

A valutare i piatti in gara ci sono stati una giuria di qualità composta da chef stellati, giornalisti enogastronomici, nutrizionisti e food creator in modo da garantire valutazioni di alto profilo. A guidare la giuria è stato Luciano Pignataro, storico giornalista esperto del settore eno gastronomico e fondatore della guida “50 Top”. Assieme a lui, tra gli altri, sono stati presenti:
Peppe Guida, chef 1 stella Michelin del ristorante “Nonna Rosa” a Vico Equense (Na);
Michele De Blasio, chef 1 stella Michelin del ristorante “Volta del Fuenti” a Vietri sul Mare (Sa);
Fabio Pesticcio, chef 1 stella Michelin del ristorante “Il Papavero” ad Eboli (Sa);
Oliver Glowig, docente di In Cibum e chef 2 stelle Michelin del ristorante “Tre Olivi” a Paestum (Sa);
Indira Fassioni, giornalista Tgcom24;
Mara Nocilla, giornalista Gambero Rosso;
Leonardo Ciccarelli, giornalista Food & Wine;
Francesca Pace, giornalista La Cucina Italiana;
Monica Ruotolo, presidente dell’Albo Dietisti di Salerno;
Serena Bracale, nutrizionista;
Monica Marro, nutrizionista.

Giuria tecnica invece è stata composta da Erny Lombardo, corporate chef Zwilling e Ballarini, e da Eliseo Marciello, chef e consulente per la ristorazione.

Un evento unico al mondo, che celebra una delle arti culinarie più affascinanti e antiche, che dal prossimo autunno porterà in giro per l’Italia il progetto di valorizzazione degli artigiani della pasta con un vero e proprio tour.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti, visita www.campionatodellapasta.it.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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