Sab. Ott 12th, 2024

Siamo nella VII Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e abbiamo selezionato alcune iniziative di particolare rilievo. Nella tappa tunisina anche lo chef campano Domenico Iavarone. 

Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura e Ufficio di Tunisi dell’Agenzia ICE hanno organizzato un ricco calendario di iniziative per la VII Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, il cui tema portante quest’anno è: “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”. 

Gli eventi in programma a Tunisi iniziano domani, 15 novembre, con la conferenza “Cucine italiane, identità mediterranee. Uno sguardo storico” a cura di Gabriele Proglio, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sulle influenze della cucina italiana nel Nord Africa e in Medio Oriente, per proseguire con la mostra “Food Heroes”, in collaborazione con Slow Food, che racconta in immagini e video alcune storie emblematiche di successo di personalità virtuose del panorama enogastronomico italiano. 

A seguire una degustazione di pizza. Non manca la creatività e la qualità stellata nel palinsesto di Tunisi con lo Chef stellato Domenico Iavarone che realizzerà, presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia, due degustazioni e uno show cooking sul tema “tradizione e innovazione nella cucina italiana”. Chiude la settimana l’evento “La Cucina Mediterranea ponte tra la Tunisia e l’Italia: complementarietà, biologico e benefici nutrizionali per una buona tavola”, con un seminario tecnico dedicato alla comparazione tra l’agricoltura e la produzione biologica in Italia e in Tunisia, un cooking show dell’Executive Chef Alessandro Fontanesi e una degustazione con prodotti biologici, presentando per la prima volta in Tunisia eccellenze alimentari biologiche di associati AssoBio.

“Roma e Tunisi sono unite da una storia millenaria, dal Mediterraneo e da tradizioni comuni che passano anche attraverso la cultura della cucina, dei sapori, dei profumi e dello stare a tavola”, sottolinea l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, Fabrizio Saggio. “La protezione e la rigenerazione dei nostri territori richiedono metodi di produzione e processi sostenibili, con interventi che Italia e Tunisia già realizzano insieme nell’ambito di numerosi programmi realizzati dalla Cooperazione Italiana e il sostegno alle mense scolastiche attraverso il Programma Alimentare Mondiale. Il contributo italiano alla transizione ecologica della Tunisia continuerà anche nell’ambito del nuovo Accordo per la Cooperazione allo Sviluppo siglato tra i due paesi per il triennio 2021-2023”. 

L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Dakar organizzano la “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” in Senegal, affermatasi negli anni come iniziativa di punta del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per promuovere la grande tradizione enogastronomica, la qualità e la varietà delle filiere agroalimentari italiane.

“Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta” sono i temi intorno ai quali ruota il programma che organizziamo quest’anno a Dakar, non solo per condividere i prodotti agroalimentari italiani sempre più apprezzati nel mondo, ma per incoraggiare modelli di alimentazione e stili di vita sani e sostenibili (come la Dieta Mediterranea), la corretta nutrizione attraverso iniziative di sensibilizzazione e divulgazione scientifica.

Per la “Settimana della Cucina italiana nel Mondo” l’Istituto Italiano di Cultura inaugura un orto mediterraneo, che sarà al centro di attività didattiche volte a promuovere la tradizione culinaria italiana, sinonimo di gusto e sana alimentazione. Nelle giornate del 14, 16 e 17 novembre si terranno infatti atelier sulla permacultura urbana e l’agricoltura biologica, a cura de Le Toit en Vert di Dakar, e la mattinata di sabato 19 novembre si aprirà con un brunch dedicato alle erbe aromatiche, seguito da una lezione gratuita (prenotazione obbligatoria).

Nella serata di martedì 23 novembre, l’Ambasciata d’Italia organizzerà due incontri sull’alimentazione tradizionale italiana e sull’importanza delle erbe officinali nella tradizione subsahariana (ingresso gratuito).

Nella stessa giornata di martedì 23 novembre, l’Ecole Supérieure Polytechnique (Università Cheikh Anta Diop di Dakar) ospiterà un workshop incentrato sull’importanza degli alimenti fermentati, con la presenza di specialisti italiani e senegalesi che animeranno un dibattito da non mancare per la qualità dei partecipanti e l’opportunità di uno scambio di esperienze.

Dal 14 al 20 novembre, in vari luoghi di Dakar, i ristoratori italiani apriranno le porte dei loro ristoranti per dar vita ad una festa diffusa in onore della cucina italiana. Il Gruppo ristoratori italiani in Senegal (La Trattoria da Alex, Reine Margherita, La Deliziosa, il Pappagallo e Bella Rimini) offrirà menù speciali rappresentativi della cucina italiana ai loro clienti nei rispettivi ristoranti.

Martedì 15 novembre la pizzeria Pizzammore presenterà un corso sulla verace pizza contemporanea, un’occasione per poter creare e farcire una pizza in un vero forno a legna tradizionale.

Domenica 20 novembre, avrà luogo presso il ristorante Noliane l’evento “la dolce vita italiana” che si svilupperà negli eleganti spazi esterni del ristorante attraverso stand tematici e degustazioni di vini Made in Italy. Nella serata della stessa giornata, il ristorante Au Souvenir, organizzerà un seminario sul savoir-faire della pizza, pietra miliare della cucina tradizionale italiana. 

È possibile seguire la Settimana della Cucina Italiana online sui canali e sul sito dell’Istituto di Cultura, dove saranno disponibili: un vero e proprio corso online di cucina 2.0 con 20 video lezioni in italiano e in francese, realizzato dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e un e-book sulle tradizioni culinarie regionali

( Notizie Fonte Aise.it)

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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