Mar. Mar 19th, 2024

Si siamo andati ad Hosteria Bugiarda di Bacoli per degustare in anteprima il loro risotto rosa in occasione della bellissima tappa flegrea del Giro d’Italia del prossimo 14 maggio  che hanno firmato  e battezzato con il nome ”  il piatto ‘Giro d’Italia’ , ma non siamo limitati a quello che abbiamo fatto un percorso di tutto rispetto che vi raccontiamo a partire dalle personalità dei protagonisti, lo Chef Luigi Costigliola, giramondo in cucine stellate e i giovani Luca e Rossella Costagliola; da questa anagrafe bacolese esce anche il nome appunto “bugiarda” per cognomi cangianti di pochissimo frutto di errori o di volontà? Entusiasmo giovanile e professionalità da vendere che ha consentito loro di passare indenne la pandemia nonostante avessero aperto la Hosteria appena qualche mese prima.

Iniziamo il percorso enogastronomico in una location di grande accoglienza in un ex cunicolo militare utilizzato nella seconda guerra mondiale, poi con vicissitudini di locale commerciale per addivenire ad essere sede di questa bella e giovane esperienza bacolese riadattato con calore pieno di colori con il verde protagonista nel a colorare il piccolo tunnel tufaceo in cui l’intimità incontra il gusto. Presenti anche dei tavoli all’aperto. Il percorso inizia con una gentile entree anche con  un mini bun di panelle, visto che nelle famiglie dei protagonisti sono vivide anche presenze siciliane. Come antipasto un gustoso Porro Nascosto, ovvero porro, cipolla caramellata e broccoli, in scodella che pare svelare un piccolo nido. Segue Calamaro scottato con carciofi e liquirizia, davvero un modo inusuale ma piacevole di gustare il calamaro rigorosamente flegreo.  Mi ha colpito molto la Pasta e Patate bugiarda, uno spaghetto di patate novelle, brunoise di patate viola e colatura di provola affumicata. Si tratta di un piatto assolutamente da provare, una esperienza gastronomica che dosa tutto il portato della tradizione della pasta e patate con l’utilizzo sapiente di consistenze e tipologie diverse di patate. Di grande soddisfazione anche per l’occhio. Se si va in coppia non puoi non stupire, non puoi non affascinare con tale creazione.

Poi ovviamente il  piatto di giornata  : riso rosa mantecato alla bisque chiarificata di gamberi, burro di bufala campana, estratto di barbabietola e battuto di gamberi di Procida pronti a evocare la maglia rosa. Completa l’opera il tricolore di prezzemolo disidratato, quinoa soffiata e ancora pomodoro disidratato. Un  limited edition proposto in menu, per tutto maggio. Gustoso, non artefatto, da consigliare sempre in tutti i maggio che verranno, non solo come omaggio alla corsa rosa, ma come ricordo di essa nel mese rosa per eccellenza.

Ho proseguito con una deliziosa ombrina con agretti  e concluso con un delizioso sorbetto al rosmarino.

Il piatto in rosa deriva dalla professionalità e freschezza di Luca e Rossella, addetti alla sala, e Luigi, lo chef, che conservano vivi nella mente, i racconti di nonni e genitori legati all’emozionante passaggio nei Campi Flegrei dei campioni in bicicletta del 1977. Quando hanno appreso la notizia del ritorno della corsa ciclistica hanno voluto celebrare, anche in cucina, lo speciale avvenimento con una creazione dedicata che unisse il ricordo, l’attualità e il territorio.

Il piatto in rosa  ha, infatti, più valenze: proprio come la tappa flegrea è anche un tributo a Procida, l’isola dirimpettaia vestita di rosa per tutto il 2022 che si fregia dell’importante titolo di Capitale della Cultura. Inoltre la nuance del Giro d’Italia ha il colore dell’ottimismo e della speranza dunque rappresenta anche un inno al tanto desiderato ritorno alla normalità vessata da due anni di pandemia che, tra l’altro, sono stati i primi di attività per Hosteria Bugiarda.

Attaccamento al territorio, perizia tecnica e vivacità dei colori nel piatto che, tra equilibrio di sapori e profumi delle terre baciate dal mare, celebra il ritorno, tra le strade flegree, della carovana in bicicletta donando linfa ed entusiasmo per una definitiva ripartenza all’insegna della condivisione e convivialità.

Il locale davvero ben frequentato anche da una clientela straniera ( english spoken is always on the air ) è capace di offrire eleganza e stile anche con una buona carta di vini del territorio flegreo e una selezionata presenza non banale del resto d’Italia, esempio di una ristorazione bacolese e flegrea in netta crescita qualitativa. Ad Maiora !

 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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