Gio. Mar 28th, 2024

Facciamo un  giro a Prata Sannita, nell’alto casertano parte del Parco Regionale del Matese che dopo pochi chilometri  incontra il Molise, e da questa regione limitrofa  ne prende tante caratteristiche e economiche e sociali; un paesino  incantevole non solo per il famoso Castello e per il borgo antico, ma anche per una natura splendida che si apre ad una fruizione sostenibile e responsabile, vivendo al meglio le risorse dell’agricoltura. Da qualche tempo, nella zona del vecchio mulino, vicino l’antico ponte sul fiume Lete, si è deciso finalmente di avere Il Chiosco al Ponte un’area attrezzata con chiosco in legno per accogliere i turisti che da sempre scelgono questo luogo ameno a due passi dal centro storico che troneggia maestoso.

Chi ha la gestione del punto ristoro ha anche l’onere della manutenzione del verde circostante e infatti oggi i visitatori possono essere accolti in sicurezza, senza rifiuti e con un’area attrezzata per bambini e per grigliate, nel vicino vecchio mulino è possibile ammirare le antiche macine, utilizzate in tempi remoti anche dalle comunità vicine.

Prata è anche meta di turismo enogastronomico, e oltre al caratteristico e storico ristorante che serve le proprie trote allevate in una vasca con l’acqua del fiume, riscopre sempre di più il gusto dell’imprenditoria di qualità. E’ il caso dell’Agriturismo Masseria Mastrangelo, un bel casale ristrutturato, vicinissimo al Castello, in cui oltre ad una ristorazione di qualità ed autenticamente a Km0, è possibile anche pernottare in stanze finemente arredate in legno, con i soppalchi caratteristici delle case rurali e lavabi in pietra, insomma tradizione e essenzialità senza rinunciare a nessun confort. A tavola, con il proprietario Filippo, troviamo una essenziale riscoperta di sapori antichi in cui la buona cucina mette in evidenza giustamente solo ciò che di buono la natura crea; dall’antipasto di salumi e formaggi, in primis i pecorini e caciocavalli del Matese, passando per il primo che abbiamo degustato: pettole e ceci, con “mezze” pettole tagliate larghe rigorosamente fatte in casa, insaporite con pomodorini e basilico. Come secondo una superba bistecca di marchigiana igp e proprio incuriositi dalla qualità della carne, decidiamo  di far visita,a un paio di km dall’agriturismo,  all’allevamento di provenienza.Da notare che nell’Agriturismo Mastrangelo si può godere un ampio giardino in cui possono diventare  indimenticabili i ricevimenti nelle sere d’estate. 

Appena fuori  Prata, a mezza collina nel territorio del confinante comune di Ciorlano ( il borgo più piccolo della provincia di Caserta) ci accoglie Mario Passarella, allevatore e macellaio; placide e contente del post- pascolo alla controra, troviamo mucche e  vitelli bianchi di razza marchigiana e diverse pezzate rosse, è un allevamento che gode un notevole panorama e stalle ampie,  molto ben tenute. E’ anche dal benessere animale nell’allevamento che  si ricava una buona carne,  che Passarella poi rivende soprattutto nel suo punto vendita di Prata, oltre a fornire ristoranti e macellerie della zona. Tutta la produzione rientra nel marchio Chianina e Marchigiana – Vitellone Bianco dell’appennino centrale IGP.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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