Sab. Apr 20th, 2024

L’assegnazione, a cura di Enrico e Claudio Guagnini, assieme ai componenti della giuria, è avvenuta pochi giorni fa e include, oltre a l’Hotel Minerva di Sorrento (Napoli) 1878 e il Grand Hotel Royal di Sorrento (Napoli) 1898, attività nazionali del calibro del Grande Albergo Ausonia & Hongaria del Lido di Venezia (1905); il ristorante Al Colombo di Venezia (1891); il Caffè Pasticceria Grigolon di Mondovì, Cuneo (1912); il ristorante Il Palma di Alassio, Savona (1910); il Caffè Ristorante Excelsior di Portofino , Genova (1924); il ristorante Al Vèdel di Colorno, Parma, 1780; L’Antinco Caffè della Pace di Roma, (1891).

Tutti i locali hanno una storia densa di avvenimenti. Quelli sorrentini, che si vanno ad aggiungere ai precedenti (Bellevue Syrene, Excelsior Vittoria, Imperial Tramontano, O’ Canonico 1898, O’ Parrucchiano) non sono da meno.

L’Hotel Minerva, di Gino Acampora, un tempo piccola pensione, dal 1924 al 1932, era frequentato dagli esuli russi, lo scrittore Maxim Gor’kij e l’amico Vladislav Chodaservic, maggiore poeta russo del primo Novecento, che, ospiti a villa “Il Sorito” al Capo di Sorrento, andavano ogni sabato al Minerva per farsi la doccia. Dal 1930, all’antica pensione, sono andati a fare parte dell’hotel un complesso di edifici in pietra tufacea rossa, da cui si gode una vista su tutto il Golfo di Napoli.

L’altro, il Grand Hotel Royal, della famiglia Manniello, era l’albergo della nobiltà che arrivava a Sorrento da tutt’Europa. Accolta dalle feste in gran gala sulla terrazza a picco sul mare e lanciata sul Golfo di Napoli. Qui scendeva, con la famiglia, il presidente del Consiglio del Regno d’Italia, Francesco Saverio Nitti.
I Locali Storici d’Italia raggruppano 236 attività “custodiscono storie straordinarie che durano da 70 a 200 anni” scrive Claudio Guagnini nell’introduzione della guida”e continuano in un’epoca che cancella sempre più velocemente il proprio passato”

La guida ai Locali Storici d’Italia è distribuita gratuitamente nel locali stessi (la Campania ne conta 18 tra Amalfi, Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Napoli).

Schede e indirizzi degli stessi si trovano su www.localistorici.com

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.