Gio. Mar 28th, 2024

Presentato stamane, presso il B&B l’Antico Cortile, il coordinamento provinciale del Forum per la Tutela del Paesaggio, che vede impegnati a livello nazionale centinaia di amministratori della rete dei comuni virtuosi, slow food, comitati locali per la salvaguardia dell’ambiente.

A coordinare i lavori è stato Nicola Sorbo, ex sindaco di Caiazzo e fiduciario della condotta Slow Food Volturno che ha anunciato l’ indizione di una campagna che porti ad un Censimento degli immobili inutilizzati nelle città, onde dimostrare come l’edilizia può avere uno sviluppo non solo “consumando”  suolo ma riutilizzando gli edifici in disuso.” Sottrarre suolo all’ agricoltura ed al paesaggio ha creato danni enormi a Terra di Lavoro e alla Campania, costruzioni inutili e indiscriminate hanno annullato l’essenza della bellezza e della ricchezza dei nostri territori. Valorizzare chi resiste e bloccare le ulteriori speculazioni sono uno degli obiettivi del Forum”.

Vincenzo Cenname, Sindaco di Camigliano, ha annunciato il blocco, nel suo comune, alle nuove costruzioni, incentivando le imprese edili alla riconversione e il restauro per il riutilizzo degli immobili.” Non faremo la fine di qualche borgo a noi vicino, con abitanti raddoppiati in pochi anni, traffico, cemento, abbandono delle imprese agricole e con servizi pari allo zero per i cittadini”.

Emiddio Cimmino, Sindaco di S.Tammaro, è reduce da uno sciopero della fame per evitare l’alienazione della Reggia di Carditello che ricade nel suo comune. ” Siamo confortati dall’impegno delle istituzioni grazie alla mobilitazione che ha trovato il Presidente della Repubblica sensibile e preoccupato. Tutelare Carditello significa ripristinare un luogo simbolo del paesaggio campano, liberare il territorio da immondizia e progetti faraonici inutili, ripristinare le tradizioni che creano vera occupazione. Ad esempio, Carditello era il centro di sviluppo del Cavallo Napoletano, tra i vari riutilizzi, pensiamo anche a reintrodurre questo allevamento”.

Il Sindaco di Pietravarano, Zarone, si è soffermato sulla lotta contro la delocalizzazione del cementificio Moccia da Caserta alle pendici del Matese.

“Ci siamo battuti contro lobby potenti, a volte spalleggiate anche da pezzi della politica e del sindacato, non baratteremo la salubrità del territorio, la sua imprenditoria agricola e le eccellenze enogastronomiche del posto, con il miraggio di qualche posto di lavoro. La legge è dalla nostra parte, siamo ottimisti nello scongiurare questo scempio dell’ alto casertano”.

Il forum, combattivo e con l’appoggio di movimenti e comunità è pronto a mobilitarsi per difendere il territorio da speculazioni e progetti di annullamento del paesaggio e delle produzioni agricole.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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