Mar. Apr 30th, 2024

Successo per “L’Estate di San Martino“, la festa del vino, sapori e tradizioni organizzata dall’associazione Majeutica di Marcianise. La festa è diventata un appuntamento importante nel panorama degli eventi organizzati in Campania. In pochi anni quelli di Majeutica hanno saputo mettere in piedi un evento che racchiude in un tutt’uno convivialità, cultura, arte, tradizioni e turismo. Un progetto che va oltre le sagre paesane, che sa parlare ai giovani senza trascurare i più attempati, che si rivolge ai marciansiani ma che riesce ad attirare curiosi da ogni parte del territorio regionale, che guarda al futuro senza perdere di vista l’identità culturale cittadina, che celebra il simposio senza cadere mai nell’effimero.

Un esperimento che a giudicare dalle presenze è pienamente riuscito. Migliaia di persone hanno affollato gioiosamente il cuore del centro storico cittadino: “Le venelle”, un intrico di viuzze che risale al 1300, cuore antichissimo della Marcianise non ancora urbanizzata. Piccole stradine che negli ultimi anni avevano definitivamente perso la loro funzione originaria di centro economico e sociale e che, grazie a “L’Estate di San Martino”, si sono di nuovo riempite, colorandosi con i lumi caldi delle torce, con i tappeti rossi, le botti, le lene, le preglie e gli arnesi contadini. Un angolo di allegria assolutamente suggestivo dove tutti sono protagonisti: gli organizzatori, gli abitanti dei vicoli, gli artisti e i visitatori. Atmosfere oniriche realizzate pienamente grazie alla musica, i balli e i personaggi circensi di felliniana memoria, il tutto racchiuso all’interno dello scenario unico, e perciò magico, di questo antico borgo marcianisano. Atmosfera solo in parte guastata dai capricci del tempo che alla fine, ma solo alla fine, l’ha avuta vinta nonostante i riti mai celati per scongiurare una pioggia che, in ogni caso, non è riuscita a rompere l’incantesimo.

Un plauso a parte va tributato alla mostra fotografica “Nel ventre della vacca“, allestita all’interno della sede di Majeutica. Una serie di scatti ad opera di due bravissimi artisti: Charlotte Sorensen e Gaetano Montebuglio, che con l’occhio dello “straniero” hanno saputo cogliere aspetti assolutamente originali di una Marcianise senza veli e senza edulcorazioni di sorta. Immagini di una quotidianità semplice e perciò disarmante. Storie di luoghi, dicrepanze, persone che si muovono come attori in uno scenario reale, spesso drammatico. Un ritratto inedito della città in cui alcuni contrasti, già evidenti ad occhio nudo, si ingigantiscono attraverso l’occhio magico della fotocamera dando sfogo a tutta la loro evocatività.

Ma il principale protagonista de “L’Estate di San Martino” è stato il vino e la gastronomia. Nella sede associativa, il sommelier Ais Alessandro Schiavone proponeva abbinamenti ai piatti di un giovane e creativo chef: Alessandro De Crecenzo. Tre i punti di ristoro: Hostaria Magna (dove si potevano degustare i piatti tipici della tradizione locale), Osteria del Mare con il mitico “cuppulillo” con frittura di paranza e baccalà, l’Osteria del Pastore con arrosticini di pecora abruzzese e caldarroste. Di qualità il vino offerto agli avventori: Falerno della casa vinicola Moio (che era anche main sponsor della manifestazione), Vigne Pedale e Soave Santa Cristina. Infine da ricordare le degustazioni di sigaro toscano ad opera dell’infaticabile Salvatore Landolfo.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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