Sono sempre più frequenti gli appuntamenti per indagare storia e narrazioni dell’oro bianco di Campania nei secoli con ricerche, mostre, convegni, anche nei momenti fieristici.
Nel panorama delle mostre presenti in Campania spicca senza dubbio la mostra ” La Dama Bianca alla tavola del Re. Mozzarella e allevamento bufalino negli archivi dei Borbone”. Si tratta della mostra sulla storia della mozzarella di bufala che sarà ad ingresso gratuito all’Archivio di Stato di Caserta, nel primo ingresso del Palazzo reale, fino al 31 gennaio 2026.
Inaugurata il 4 novembre è un viaggio nella storia della mozzarella di bufala campana, tra i fasti della corte borbonica e la sapienza delle maestranze reali a partire dal Real Sito di Carditello e demanio di Calvi alla fine del Settecento con punto di esame proprio la Real Tenuta di Carditello e le vicende mercantili e di allevamento ivi racchiuse nelle carte di archivio.
L’ho visitata qualche settimana fa e devo dire che è un buon completamento per gli amatori e gli esperti del settore ma anche un appassionante modalità per neofiti e solo golosi turisti o cittadini per saperne di più. Il tutto si inserisce pure in una positiva tensione alla riscoperta ed approfondimento della storia del cibo come fatto sociale e politico nei territori meridionali. Ne è anche la riprova un bel convegno che ho avuto modo di presentare allo stand del consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala campana dop
le scorse settimane presso la Fiera Gustus, salone dell’agroalimentare di Napoli. Con il Prof. Gianni Cerchia, ordinario di Storia all’Università del Molise ed una degustazione guidata dai cuochi FIC ( Federazione Italiana Cuochi ) abbiamo ripercorso la storia della mozzarella con un focus sulla tipologia affumicata, uno dei primi mezzi per poter consentire un uso in luoghi più lontani.
Tornando alla Mostra all’Archivio casertano, tanti sono i manoscritti, registri contabili e corrispondenze ufficiali lungo il piccolo ma ben disposto percorso espositivo per rendersi edotti dell’organizzazione e di squarci di vita quotidiana del Real Sito di Carditello nelle attività legate alla Reale Bufalaria, dove non solo si faceva allevamento e produzione ma anche tanta ricerca zootecnica.
Carte minute, registri in cui la cura degli animali, le competenze, i diritti, i doveri delle maestranze reali, con le tecniche di lavorazione del latte, le vie della commercializzazione sono protagoniste. Un tempo solo registri ma…. ora testimonianza storica viva preziosa. Non solo Carditello e Terra di Lavoro ma, ovviamente anche Piana del Sele, con le sue testimonianze notarili cinquecentesche in un’apposita teca.
Non potevano mancare elementi del presepe reale della Reggia di Caserta, raffiguranti diverse bufale con il loro mandriano.
Tutta la realizzazione è dell’Archivio di Stato di Caserta con il contributo del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.
Non mancate!
