Sarà presentato per la prima volta al pubblico lunedì 1 dicembre 2025, alle ore 16, a Palazzo San Carlo, prestigiosa sede del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il nuovo libro di Lella Palladino intitolato Che sia l’ultima. Femminicidi e violenza di genere, edito da Donzelli, che riprende il filo di un discorso iniziato 5 anni fa con la pubblicazione, per la stessa casa editrice, di La violenza non è un destino.
L’evento – collocato nei 16 giorni di mobilitazione promossi dalle Nazioni Unite dal 25 novembre, Giornata internazionale contre la violenza sulle donne, al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani – si articolerà in una serie di Riflessioni intorno al libro di Palladino con gli interventi di Gabriella Casella, Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha promosso l’incontro, Tiziana Maffei, direttrice della Reggia di Caserta, Lucia Volpe, Prefetta di Caserta, e Angela Del Vecchio, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere.
A dialogare con l’autrice saranno poi la Senatrice Valeria Valente, già presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio del Senato nella precedente legislatura e attuale componente della Commissione bicamerale sul femminicidio, Raffaello Magi, Consigliere della Corte di Cassazione, Giovanna Palermo, docente di Sociologia della devianza all’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
Sociologa, impegnata da oltre 30 anni nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne, fondatrice nel 1999 della cooperativa sociale EVA che in Campania gestisce 4 centri antiviolenza e 3 case rifugio, e vice presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila, in questo nuovo libro Lella Palladino ricostruisce con precisione il funzionamento di un sistema che troppo spesso isola le vittime e assolve i carnefici, e che fatica ancora a riconoscere la natura strutturale della violenza maschile contro le donne.
Allo stesso tempo illumina i segnali di una trasformazione in atto: la mobilitazione crescente, la consapevolezza diffusa, le reti di attivismo e solidarietà che stanno ridefinendo il discorso pubblico.
“Sono fermamente convinta che la comprensione di qualsiasi fenomeno socio-culturale è possibile solo attraverso la conoscenza delle vicende umane che lo hanno generato, e questo vale tanto più per la violenza di genere”, sostiene la Presidente Gabriella Casella. “Nel suo libro Lella Palladino si basa sulle storie delle donne che hanno subito violenza per ragionare sulla prospettiva più utile per costruire il cambiamento che tutti si auspicano, ed è questo un approccio utile ai magistrati per esserne parte”.
“Questo libro racconta il difficile equilibrio tra la consapevolezza di una situazione drammatica che deve essere costantemente monitorata e studiata e lo sguardo attento ai mutamenti in corso, alle nuove istanze in cammino, a un bisogno di affermazione e di libertà difficilmente arginabile”, afferma Lella Palladino. “Per fortuna ci sono spazi costruttivi, pensieri in movimento, un bisogno diffuso di partecipazione”.
Con una scrittura limpida e rigorosa, Che sia l’ultima denuncia i meccanismi che normalizzano la violenza e richiama l’urgenza di una risposta collettiva, culturale e politica, di cui questa prima presentazione nella sua città natale è testimonianza concreta.
