Ven. Mar 29th, 2024

L’ ecommerce alimentare ha sempre sofferto in Italia rispetto ad altri paesi europei, ma ora le quarantene da coronavirus hanno dato un’accelerata importante al settore, cosa emerge da queste settimane? Che il medio-piccolo organizzato va meglio dell’ grande, con l’Ipermercato imballato da migliaia di richieste su piattaforme logistiche adattate per gestirne solo poche decine al giorno, nonché queste strutture scontano l’essere pachidermi decisionali, lenti e goffi rispetto ai gestori individuali; morale della favola, spesso la spesa online che arriva a casa una settimana, 10 gg dopo l’ordine…. Bene invece quelle realtà di prossimità che grazie ad ecommerce e sistemi di comunicazione web riescono a processare minori richieste ma sostenibili, anche dai sistemi di consegna.

Ecommerce può essere anche una modalità di controllo dei prezzi, per il consumatore, ma anche per le autorità, cui suggeriamo di spulciare sui siti delle attività in funzione anti speculazione, recandosi nel market solo per comminare sanzione.

Non solo supermarket, però, ecommerce è oggi anche una buona attività per i produttori alimentari, e lo sarà anche per il futuro a breve e medio termine, viste le restrizioni che comunque seguiranno al periodo di quarantena stretta. Attenzione però, nulla a che vedere con la pagina shop del vostro sito…. e un consiglio fondamentale:  piccole aziende non possono correre il rischio di fare da se o spendere soldi, forse troppi, per l’infrastruttura tecnologica e non investire su strategia di mercato e di promozione, online ma non solo, anzi il fai da te può essere controproducente e foriero di tempo perso e incassi persi…. Ma c’è necessità di consulenza per vincere con fluidità il muro del web e, una volta vinto, gestire al meglio i possibili picchi di domanda, necessario quindi implementare  il servizio, non un semplice sito  ma investire  in nuove risorse, fisiche e web non per forza in azienda ma anche da remoto. Infrastruttura web, marketing, fidelizzazione del cliente, conoscenza del cliente, e poi incremento  furgoncini per la consegna, formazione e/o recruiting dei  picker (i dipendenti che preparano le buste della spesa o della merce.

 Necessario investire in una presenza web che dia: Intuibilità, facilità di utilizzo da PC e Smartphone, Acquisto diretto dei tuoi prodotti in pochi passaggi. ( o è semplicissimo o non è…) far conoscere tua attività attraverso differenti iniziative, non solo una : Email – Social e non solo i più comuni – Blog visibile su google – Mappe e molto altro!

Importante la formazione, innanzitutto per capire come vincere la sfida della ripresa, anche in questo settore, da non perdere questo webinar gratuito per non approfondire il settore di quante nuove opportunità può avere la tua impresa agroalimentare, piccola o grande che sia.

https://clicsu.net/2kd42

Carlo Scatozza

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.