Mar. Apr 16th, 2024

carciocacioLa scorsa settimana si è svolto, presso il Joint Research Center (JRC) della Commissione Europea di Ispra (Varese), un evento di presentazione e degustazione dei formaggi a caglio vegetale validati nell’ambito dei progetti Novorod e Forveg (finanziati dalla misura 124 del PSR Campania 2007-2013). L’evento è stato promosso dalla Unità IES del JRC (Land Resource Management Unit) e dal Comitato per il Semestre Italiano. L’iniziativa, che ha coinvolto circa 50 partecipanti, tra ricercatori e quadri dirigenti della Commissione, di diverse nazionalità europee, si è articolata in due momenti. Nella prima parte, di natura scientifica, si sono susseguite quattro presentazioni all’interno di un quadro di riferimento comune avente ad oggetto la gestione sostenibile del territorio (From Soil to Plate – Sustainable Soil Management). In particolare il prof. Giovanni Quaranta, coordinatore del progetto Novorod, ha illustrato la funzione delle innovazioni in agricoltura e il ruolo che in questo ambito hanno svolto i Piani di Sviluppo Rurale, in particolare attraverso la misura 124. E’ stata poi la volta del Dott. Salvatore Claps, direttore del CRA-ZOE, coordinatore del progetto Forveg, che ha focalizzato la sua presentazione sulle pratiche di allevamento estensivo. La Dr Rosanna Salvia, presidente del Consorzio Innonatura (che si è costituito all’interno del partenariato del progetto Novorod) ha invece illustrato le dinamiche della domanda di formaggio ed il ruolo che il Consorzio intende svolgere nella promozione e nella tutela delle produzioni casearie a caglio vegetale. Ha chiuso la prima parte, collegandola alla degustazione, la dr. Lucia Sepe, ricercatrice del CRA-ZOE, che ha illustrato le qualità organolettiche dei formaggi a caglio vegetale.

La seconda parte dell’evento ha previsto una degustazione dei formaggi validati all’interno dei due progetti. Sono stati presentati alla platea il Carciocacio e il caciocavallo (Fiorveg) prodotti con caglio vegetale. In particolare, per quest’ultimo prodotto, la Dr Sepe ha guidato i partecipanti in un confronto tra il prodotto convenzionale e quello a caglio vegetale, chiedendo poi ai presenti di compilare delle schede di valutazione sensoriale che verranno elaborate all’interno del progetto Forveg. A giudicare dai commenti ricevuti l’iniziativa ha riscosso molto successo, tanto che la CE si è impegnata a portare queste iniziative all’interno della manifestazione EXPO 2015, presso lo stand ella stessa CE.

Il Carciocacio è un formaggio a pasta molle, realizzato con latte bovino proveniente da allevamenti alimentati con prodotti naturalmente ricchi di omega 3, quali lino, pisello proteico, avena, foglie di carciofo, veccia e sanze fresche denocciolate di olive e coagulato, seguendo un rigido disciplinare di produzione messo alla cui supervisione è delegato il Consorzio INNONATURA, con caglio vegetale estratto dal carciofo bianco di Pertosa, ecotipo locale coltivato in tutta la valle del Tanagro e riconosciuto anche come presidio Slow Food.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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