Ven. Apr 19th, 2024

Il turismo del vino, che negli ultimi anni ha portato nelle regioni d’Europa quasi 20 milioni di persone, avrà un anno interamente dedicato? Dopo l’appoggio ricevuto da parte del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, la proposta delle Città del Vino di tutta Europa è stata raccolta da un gruppo di europarlamentari di diverse nazionalità – dall’Italia al Portogallo, dalla Francia alla Grecia – che ha presentato una Dichiarazione per la proclamazione di un “Anno Europeo dell’Enoturismo”. Prossimo passo è, a partire da oggi 23 marzo, la raccolta del più alto numero possibile di firme per sostenere l’importante iniziativa, promossa dalle Città del Vino italiane e da Recevin, la rete europea che unisce i Comuni a più alta vocazione vitivinicola di tutta Europa, ora in discussione al Parlamento Europeo a Bruxelles. Sarà questo uno dei temi in primo piano a Vinitaly (a Verona dal 2 al 6 aprile), evento di riferimento dell’enologia internazionale.

La vitivinicoltura rappresenta nell’Unione Europea un’attività economica di primaria importanza, grazie alla quale la Ue detiene circa il 70% del mercato mondiale del vino. Il settore vitivinicolo sta subendo una trasformazione qualitativa come area di business, passando da necessità nutrizionale a vera e propria opportunità “culturale”. Un legame specifico e profondo unisce la vigna al suo territorio di produzione, come testimonia la straordinaria espansione del turismo enogastronomico, tanto che la politica agricola comune si sta sempre più orientando verso la valorizzazione e la protezione del paesaggio europeo. Con queste premesse, gli europarlamentari hanno deciso di appoggiare le Città del Vino di tutta Europa, presentando la richiesta dell’istituzione di un “Anno Europeo dell’Enoturismo”, nell’ambito della Commissione intitolata “Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo”.

“Siamo fortemente convinti – sottolinea il Presidente delle Città del Vino italiane Valentino Valentini – che una delle leve dello sviluppo sostenibile del nostro Paese sia il turismo rurale, quello legato alle tradizioni enogastronomiche e culturali più vive e universalmente apprezzate, motivo principale delle scelte di milioni di persone che decidono di venire a visitare il nostro Paese: per questo accogliamo con soddisfazione la notizia di avere il Parlamento Europeo al nostro fianco, grazie alla richiesta avanzata dagli stessi parlamentari europei, per iniziativa di Monica Giuntini, ex sindaco della Città del Vino di Castagneto Carducci, e, a partire da oggi, ci impegneremo perché sia raccolto il maggior numero possibile di firme e nella sensibilizzazione delle Città del Vino di tutti i Paesi appartenenti a Recevin, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania alla Slovenia fino alla Grecia, all’Ungheria e al Portogallo”.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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