Gio. Mar 28th, 2024

Un cd e un album di spartiti per una significativa operazione di recupero della memoria musicale napoletana: si intitola “Salvatore di Giacomo, le canzoni ritrovate” il progetto promosso dalla Fondazione Bideri e dal Conservatorio statale di musica “Nicola Sala” di Benevento che ha riportato alla luce 18 brani poco noti del massimo poeta partenopeo.

Pubblicati dalla Gennarelli Bideri, il cd e l’album di spartiti saranno disponibili dal 9 dicembre nei tradizionali negozi di dischi, sulle principali piattaforme di distribuzione online e sul sito negoziobideri.it.

Protagonisti dell’iniziativa sono stati gli allievi del corso di “Canto per la canzone classica napoletana” dell’istituto sannita che, sotto la direzione del prof. Luigi Ottaiano, hanno dapprima studiato le canzoni in aula e poi le hanno eseguite. La gran parte dei brani ha così trovato per la prima volta la forma di registrazione sonora.

Il Conservatorio di Musica, oltre a produrre ed interpretare,è anche un luogo di ricerca” ha dichiarato il direttore del Conservatorio “Nicola Sala”, Giosuè Grassia Trovo affascinante la collaborazione con la Fondazione Bideri, e ritrovo ancora più la vicinanza di intenti con una scuola come la nostra

Propedeutico alla realizzazione del cd e del relativo album di spartiti è stato un intenso lavoro di ricerca, svolto proprio dal prof. Luigi Ottaiano, negli archivi della Fondazione Bideri. 

Con questo progetto la canzone napoletana ha trovato dignità accademica e nuovi interpreti, puntando sullo studio anziché sulla logica dei talent show” ha dichiarato Ferdinando Bideri, presidente dell’omonima fondazione “Un anno dopo la pubblicazione delle canzoni dimenticate di Vincenzo Russo e Giovanni Capurro, registrate per la prima volta da Francesca Fariello, continuiamo a sottrarre dall’oblio composizioni di grande interesse”.

Al centro del progetto “Salvatore di Giacomo, le canzoni ritrovate” c’è un segmento poco indagato, e ancor meno eseguito, del repertorio digiacomiano. Si tratta di brani in cui compaiono, tra gli altri, compositori del calibro di Vincenzo Valente, Pasquale Mario Costa, Enrico De Leva, Eduardo Di Capua e Salvatore Gambardella. 

Autentica chicca del progetto è la canzone ‘Oje pettene, musicata da Giuseppe De Gregorio, che è stata ritrovata su un manoscritto non databile. Il brano ha un andamento molto simile a quello che il poeta trovò poi per la serenata ‘E trezze ‘e Carulina. In questo senso, ‘Oje pettene ne rappresenta una sorta di studio preparatorio, se non proprio una prima stesura.

Da segnalare, poi, Nzunchete, nzu!, considerata la seconda canzone scritta da Salvatore di Giacomo; Io pe tte moro!, pluripremiata al concorso del Circo delle Varietà del 1893; Mo’ va, mo’ vene, dalla poetica dolce e appassionata; Tarantella scura, una delle rare canzoni digiacomiane a tinte forti. Degne di attenzione anche No, no …sì!, messa in musica da Rodolfo Falvo, e Matalè, che vanta il curioso primato di essere stata esclusa dalla Piedigrotta del 1895 perché pubblicata prima che il concorso si svolgesse.

Dal canto loro, ‘O punticcio e Povera Rosa! si fanno notare per la partecipazione straordinaria di Carlo Missaglia. 

In generale, le canzoni del cd disegnano un variegato quadro musicale, presentandosi ora con un tempo di 2/4, ora con un andamento cullante in 6/8, ora con il ritmo brioso della tarantella, non mancando poi le canzoni corali. I testi, invece, testimoniano una scrittura sempre rivolta all’amore: quello sofferto, fugace, occasionale, e talora anche violento. 

L’album di spartiti è l’appendice didattica del progetto e contiene le trascrizioni musicali dei brani, elaborate dal prof. Luigi Ottaiano per voce e piano. Ancor più del cd, esso contribuirà alla diffusione delle canzoni fornendo agli interpreti un prezioso strumento di studio.

Insomma, il progetto “Salvatore di Giacomo, le canzoni ritrovate” restituisce al presente della musica napoletana diciotto brani ma, soprattutto, contribuisce al suo futuro sostenendo la crescita di giovani interpreti.

Salvatore Di Giacomo – Le canzoni ritrovate

NZUNCHETE, NZU! di Salvatore Di Giacomo – Vincenzo Valente (1883) ​

SERENATELLA​di Salvatore Di Giacomo – Pasquale Mario Costa (1884) 

STATTE, PEPPÌ! di Salvatore Di Giacomo – Vincenzo Valente (1885)​

LASSAMME STA! di Salvatore Di Giacomo – Enrico De Leva (1890)

TIRITÌ, TIRITOMMOLÀ! di Salvatore di Giacomo – Eduardo Di Capua (1890)

’A TESTA D’ARUTA di Salvatore Di Giacomo – Vincenzo Valente (1892)​

IO PE TTE MORO! di Salvatore Di Giacomo – Giuseppe De Gregorio (1893)

’O PUNTICCIO di Salvatore di Giacomo – Camillo de Nardis (1895)​

’A CAMMISA AFFATATA di Salvatore di Giacomo – Vincenzo Valente (1895)​

MATALÉ! di Salvatore di Giacomo – Vincenzo Valente (1895)​

TARANTELLA SCURA di Salvatore Di Giacomo – Vincenzo Valente (1900)

POVERA ROSA! di Salvatore Di Giacomo – Eduardo Di Capua (1901)

NANNINA PALOMMA di Salvatore Di Giacomo – Salvatore Gambardella (1902)​

NO, NO …SÌ! di Salvatore Di Giacomo – Rodolfo Falvo(1906)

MO’ VA, MO’ VENE di Salvatore Di Giacomo – Pasquale Mario Costa (1906)

’O CAMPANELLARO di Salvatore Di Giacomo – Vincenzo Valente (1908)​

BARCAROLA di Salvatore Di Giacomo – Emanuele Nutile(1914)​

‘OJE PETTENE… di Salvatore Di Giacomo – Giuseppe De Gregorio 

L’AUTORE

Luigi Ottaiano è nato e vive a Napoli. Nel 1978 ha brillantemente conseguito il diploma di flauto traverso presso il Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella. Nello stesso anno ha iniziato un lungo percorso didattico, che lo ha visto insegnare in numerosi Conservatori di Musica di Stato. Dal 1993 è docente del Conservatorio Nicola Sala di Benevento, dove ha ideato e coordina il corso triennale (A.A.2017/18) e biennale (A.A.2018/19) di Canto per la canzone classica napoletana (autorizzazione MIUR DCSL 99).   

Nel corso degli anni ha pubblicato testi con le case editrici musicali Artemide, Berben, Bongiovanni, C. I. M., Lemoine, Santabarbara, Scomegna, Sonzogno, Cuzzolin e ha realizzato diversi cd.

La sua attività di valorizzazione del patrimonio musicale partenopeo lo vede coinvolto anche nei panni di interprete, elaboratore musicale e direttore artistico.

Nel 1997 ha dato vita al progetto musicale Bottega dei quattro, che ancora oggi dirige.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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