Mar. Apr 16th, 2024

4 Pizze per 4 Birre è l’evento organizzato mercoledì 21 Febbraio, con inizio alle ore 20.30, da White Tree Brewing e l’Antica Trattoria  Pizzeria Innarone di Casolla di Caserta, un binomio del gusto tutto casertano per vivere una scoppiettante serata all’insegna della scoperta di del mondo della birra artigianale e dell’arte del pizzaiolo napoletano fra tradizione ed innovazione.

Ad accogliere i partecipanti Daniele Varone, pizzaiolo di Innarone, una delle tre pizzerie casertane che possono fregiarsi dell’affiliazione alla Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) e Sergio Landolfi, mastro birraio di White Tree Brewing.

Al costo di € 20 in degustazione quattro creazioni di Daniele Vanore: La Margherita Bufalina, la Pizza al pesto di ortiche, salame di cervo e fior di latte, la Pizza pomodorini del piennolo, lanzardo di maiale nero casertano  e fior di latte, la pizza con impasto alla farina di Canapa, pomodorino giallo, cacioricotta del Cilento.

In abbinamento Bubala, la prima birra al mondo con siero derivante dalla lavorazione di siero di latte di bufala campana dop, Easy Rye, birra alla segale vincitrice del premio nazionale Cerevisia nel 2016, la imperial common  ale Cheritra , prima nata nel mondo White Tree e Liburia, birra alla canapa tra le più apprezzate nel settore.

A conclusione : migliaccio della casa in omaggio alla tradizione stagionale con Amarè, l’amaro della Reggia by Distilleria Petrone.

I partecipanti potranno anche compilare una scheda degustativa sugli abbinamenti e partecipare all’estrazione di una confezione con la linea completa di White Tree.

Prenotazione entro 20 febbraio a  0823386454 3403830293

Antica Trattoria Pizzeria Innarone Via S. Pietro Ad Montes, 11 Casolla di Caserta

White Tree Brewing spiegata Sergio Landolfi 

La nostra storia inizia più di dieci anni fa quando fummo attratti da un kit per la preparazione di birra artigianale. Da quel momento è passato tanto tempo, tanti pentoloni, tante bolliture e fermentazioni casalinghe. I continui tentativi, con risultati all’inizio altalenanti, ci hanno consentito di affinare la nostra tecnica fino a capire che le nostre birre, cioè quelle realizzate su nostra ricetta, ci piacevano e, soprattutto piacevano ai nostri amici che le assaggiavano.E sì, perché una volta che si è assaggiata una birra artigianale non si torna più indietro. Non è possibile accontentarsi di una birra industriale dopo che si è capito, degustando una birra non pastorizzata e non filtrata, quali e quanti siano i sapori e i profumi che è possibile individuare in un semplice boccale di birra. Da qui la pazza idea, maturata ovviamente davanti ad una pinta bevuta nel solito pub, di realizzare qualcosa di nostro, di creare la nostra birra, nel rispetto e nel solco di chi fa questa magica bevanda da secoli. Da quel momento di dieci anni fa il sogno è sempre lo stesso: realizzare la nostra birra. Non mancano e non mancheranno le difficoltà ma il fuoco consente di riconoscere l’oro, le avversità gli uomini forti..Abbiamo iniziato con Cheritra, Lorien e Easy Rye , per dare poi vita, nel 2017, al progetto Agrimemorie da spillare, producendo birre che avessero uno stretto legame con la nostra Terra di Lavoro, da qui sono già nate Liburia, con la canapa della provincia di Caserta e Bubala, una stout con il siero derivante dalla lavorazione di latte di bufala in caseifici aderenti al consorzio della mozzarella di bufala campana dop.

Antica Trattoria Innarone spiegata da Daniele Vanore 

Il ristorante nasce tra il 1860 e il 1870 come punto di ritrovo per I viaggiatori che salivano su per Caserta Vecchia. Il nome deriva da un nostro antenato (nonno del nonno di mio padre) che si chiamava Gennaro. Dato che era grande e grosso, lo chiamavano Gennarone e da lì negli anni si e trasformato in Innaronne. Il locale poi si è sviluppato negli anni crescendo fino al punto di poter ospitare un immenso parco immerso nel verde con molti animali, diventando un punto fermo nella storia casertana

La nostra cucina è genuina e di tradizione. Vengono usati prodotti coltivati in loco o provenienti da coltivatori selezionati del territorio. Non usiamo prodotti congelati, anche le patate fritte sono fresche e tagliate a mano. Anche i dolci sono prodotti sempre da noi.Da diversi anni, con me pizzaiolo diventa anche   pizzeria che dal 2016 è parte di AVPN per la quale conduco anche corsi di formazione.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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