Mar. Apr 16th, 2024

pastiera-napoletanaLa pastiera napoletana diventa brand della pasticceria napoletana più autentica, ciò consente anche alla industrie alimentari  di farne una leva per incrementare le vendite pasquali, magari mettendo in un angolo la colomba, il prodotto settentrionale propinato per decenni dall’industria di largo consumo. Fa piacere vedere che tira così tanto sul mercato la pastiera, ma con sconcerto apprendiamo che Melegatti ( quello del pandoro dalla confezione blu), si inventa un dolce pasquale chiamato  pastiera che addirittura già troviamo su un sito di offerte al prezzo di € 3.90 per 500 gr di prodotto….Offriamo la nostra solidarietà a chi dovrà mangiarla, non avendo la prestigiosa scuola di pasticceria o l’abilità casalinga delle nostre terre. Infatti la pastiera Melegatti non è altro che del pan dispagna farcito di crema all’arancia, un ennesimo tentativo di riprodurre in maniera scadente dolci dal nome prestigioso e tradizionale.Comunque è un fatto che in libero mercato  solo il il consumatore sceglie, al di là delle tutele istituzionali, noi non possiamo fare altro che informare, per questo, segnaliamo invece, un bel metodo per  diffondere ovunque i segreti della vera pastiera: il Kit di D‘Amico, ( foto in home)leader nel settore dei preparati per pastiera basato nel salernitano.  In un’unica confezione, si propone un kit di prodotti essenziali che rendono facile e divertente la preparazione di uno dei più gustosi dolci della tradizione . Grano cotto, aroma millefiori, zucchero a velo, il ricettario tradizionale e realizzare la famosa “Pastiera Napoletana” sarà proprio un gioco da ragazzi. Consiglio: anche se non siete esperti fate la pastiera con questo kit o con la ricetta tradizionale proposta e poi spendeteli, ma solo per quest’anno i 3 euro per melegatti e fate la differenza…..poi scrivete a Verona al loro servizio clienti, raccontando le differenze…

Questa è la Pastiera napoletana ( foto in questa pag)

 

Ingredienti per 4 persone
una confezione da 1 kg. di pasta frolla surgelata
gr. 700 di ricotta di pecora
gr. 400 di grano cotto
gr. 600 di zucchero
1 limone
gr. 50 di cedro candito
gr. 50 di arancia candita
gr. 50 di altri canditi misti
gr. 100 di latte
gr. 30 di burro o strutto
5 uova intere + 2 tuorli
una bustina di vaniglia
un cucchiaio di acqua di fiori d’arancio
pizzico di cannella (facoltativo)

Procedimento
Fate scongelare la pasta frolla a temperatura ambiente.
Versate in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso finchè diventi crema.
Frullate a parte la ricotta, lo zucchero, 5 uova intere più 2 tuorli, una bustina di vaniglia, un cucchiaio di acqua di fiori d’arancio, e un pizzico di cannella (facoltativo)
Lavorare il tutto fino a rendere l’impasto molto sottile. Aggiungere una grattata di buccia di un limone e i canditi tagliati a dadi. Amalgamare il tutto con il grano.
Prendete la pasta frolla scongelata, o quella fatta da voi e distendete l’impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello  e rivestite la teglia (c.a. 30 cm. di diametro) precedentemente imburrata, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce.
Versate il composto di ricotta nella teglia, livellatelo, ripiegate verso l’interno i bordi della pasta e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto.
Infornate a 180 gradi per un’ora e mezzo finch’è la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo.

 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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